La Difesa Personale Attiva. Spunti psicologici per la propria sicurezza. La valutazione del rischio (seconda parte)
- Licia
- 2 lug 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 7 giorni fa
A livello cerebrale ci sono due sistemi diversi che si occupano di elaborare il rischio e la paura:
Uno innato (amigdala, sistema nervoso autonomo), che elabora le emozioni di base, come la rabbia e la paura, che provengono da input sensoriali (vista, udito, tatto…); si ha il rilascio di adrenalina e di altri neurotrasmettitori per provocare una reazione immediata di tipo “combatti o scappa” con l’aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna, una maggiore tensione muscolare, un maggiore afflusso sanguigno alle gambe e sudorazione; è un sistema immediato ed evolutivamente primitivo;
Uno condizionato (corteccia cerebrale), che è cioè il prodotto di apprendimenti conseguenti a esperienze o conoscenze: effettua un’analisi più approfondita della situazione e delle possibili soluzioni, tramite le informazioni conosciute o l’anticipazione o il ricordo di un evento che si sa essere pericoloso; è un sistema evolutivamente più avanzato, complesso e recente, ma più lento.
Spesso le risposte di questi due sistemi sono molto diverse e forniscono alla persona informazioni contraddittorie in cui tendono a prevalere quelle provenienti da quello innato, motivo per cui le soluzioni adottate possono non essere “logiche”.


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