La Difesa Personale Attiva. La paura (seconda parte)
- Licia
- 13 lug 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 10 mag
Non aver paura di niente è molto pericoloso, e altrettanto lo può però essere averne talmente tanta da esser completamente bloccati. Nel caso la paura sia troppo poca è molto facile commettere errori di leggerezza, sottovalutando i pericoli effettivi, evitando di mettere in atto appropriate misure preventive e incorrendo quindi in rischi che avrebbero potuto essere evitabili.
Non è dunque auspicabile negare il valore dalla paura, confondendo la sua assenza con il coraggio, perché potrebbe avere due tipi di conseguenze negative, soprattutto in bambini e ragazzi: da un lato potrebbe portare a vissuti di inadeguatezza nel caso non si riesca a non averne e dall’altro potrebbe spingere ad agire in modo incosciente.
Nel caso invece in cui la paura sia troppa c’è il rischio che i normali meccanismi non si attivino e che la persona rimanga bloccata senza riuscire a mettere in atto alcuna reazione funzionale ad uscire dalla situazione di pericolo. Questa situazione si chiama freezing ed è originariamente negli animali una reazione adattiva di immobilizzazione utile nei casi in cui il pericolo sia molto lontano, per non essere notati, oppure troppo vicino, per poterlo evitare fingendo la morte.
Alla luce di quanto detto è quindi importante non sminuire la paura, ma piuttosto riconoscerla, nominarla e accettarla per poterla affrontare nel migliore dei modi senza farsi sopraffare.

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