Come guadagnano i gestori delle app di guadagno online: il ruolo della pubblicità nei giochi
- jinevra23

- 16 set
- Tempo di lettura: 2 min
Quando scarichiamo un’app che promette di farci guadagnare guardando video, completando sondaggi o giocando, spesso ci chiediamo: “Ma come fanno a pagarmi? Da dove arrivano i soldi?” La risposta è semplice: la pubblicità è la principale fonte di guadagno per i gestori di queste app.
Il modello di business dietro le app di guadagno
Le app non sono beneficenza: distribuiscono una piccola parte dei ricavi pubblicitari agli utenti per incentivare l’utilizzo. Il meccanismo è questo:
Le aziende pagano per inserire pubblicità o promuovere giochi e servizi.
L’app mostra quella pubblicità agli utenti o li indirizza a scaricare determinati giochi.
Una parte dei soldi incassati viene redistribuita come ricompensa (punti, monete virtuali, cashback o denaro reale).
Il ruolo della pubblicità nei giochi
La pubblicità è la colonna portante delle app di guadagno, soprattutto quando si tratta di giochi reward-based. Le forme più diffuse sono:
Video reward: spot di 15-30 secondi che l’utente deve guardare per ottenere crediti.
Banner e interstitial: annunci che appaiono durante il gioco o tra un livello e l’altro.
Download incentivati: l’utente guadagna installando e provando un nuovo gioco; l’app riceve un compenso dalla società che vuole promuoverlo.
👉 Più tempo passi sull’app e più interazioni hai con questi contenuti pubblicitari, più il gestore guadagna.
Perché gli utenti vengono pagati
Il pagamento all’utente è una percentuale del ricavo pubblicitario. Esempio pratico:
Un’azienda paga 1 € per far visualizzare un video.
L’app lo mostra a 10 utenti, incassando 1 €.
Di quell’euro, 0,10-0,20 € vengono ridistribuiti come ricompensa agli utenti, il resto resta come profitto del gestore.
Questo spiega perché i guadagni sono sempre piccoli: l’utente è solo una parte del sistema.
I vantaggi per i gestori
Entrate continue: milioni di visualizzazioni pubblicitarie al giorno generano guadagni costanti.
Crescita rapida: più utenti attivi = più aziende interessate a investire.
Dati preziosi: oltre ai guadagni diretti, le app raccolgono dati sul comportamento degli utenti, che valgono molto sul mercato pubblicitario.
I limiti per gli utenti
Guadagni bassi: la fetta destinata all’utente è sempre minima.
Tempo sprecato se mal gestito: guardare decine di pubblicità per pochi centesimi può diventare frustrante.
Dipendenza dal modello pubblicitario: se gli inserzionisti calano, anche i guadagni degli utenti scendono.
Conclusione
Le app di guadagno online non fanno magie: il loro motore è la pubblicità. L’utente viene retribuito perché, in fondo, è lui stesso il prodotto: guarda spot, scarica giochi sponsorizzati, interagisce con banner.
Per questo motivo è importante avere le giuste aspettative: queste app non fanno arricchire, ma possono trasformarsi in un piccolo extra mensile, se usate con intelligenza e senza eccessive perdite di tempo.








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